Rosabeth Moss Kanter

Una visione non è solo l'immagine di ciò che potrebbe essere:
è un appello alla nostra parte migliore,
un richiamo a divenire qualcosa di più di ciò che siamo.
Rosabeth Moss Kanter

giovedì 25 aprile 2013

PUNTO SEGNO LINEA

L' A B C della Comunicazione Visiva!
Nel primo periodo dell'anno scolastico, con gli alunni di prima media si prende confidenza con gli strumenti da lavoro, un' esercitazione molto utile  è la creazione di un abaco di textures grafiche.

Regole da rispettare: sperimentare più strumenti possibili (matite colorate, da disegno, pennarelli con punte diverse, pastelli a cera, penne, evidenziatori...); produrre segni più disparati per ottenere superfici fantasiose e dinamiche!





                                        
Il lavoro successivo consiste nel copiare su un foglio liscio un paesaggio; il disegno  viene assegnato dall'insegnante, uguale per tutti gli alunni.



Ogni  alunno è libero di personalizzare il paesaggio con le textures che più gli piacciono. 
L'unico vincolo da rispettare è nella tecnica: si utilizzano i pennarelli.

  


  





Sono solo alcuni dei lavori realizzati, vi assicuro che non ne ho mai visto uno uguale ad un altro! Bravi!






TExtUreS

Sono i lavori del primo quadrimestre che ho trattato con le classi prime.


PrimoTempo: eseguire una raccolta di textures materiche da ricalcare con matite colorate o pastelli a cera su carta leggera, con la tecnica del Frottage; ritagliare i diversi pezzi di carta ed incollarli a piacere su cartoncino nero.







SecondoTempo: gli alunni, a gruppi eterogenei (cinque/sei componenti per gruppo) hanno unito le proprie esperienze, l'ingegno, la fantasia, la capacità organizzativa (che fatica?!) per creare un...

  COLLAGE di FROTTAGES!










Segnalo questo sito interessante per ricerche di textures:


mercoledì 24 aprile 2013

Parigi... in fotografia


Parigi negli scatti del fotografo Robert Doisneau a Milano, Spazio Oberdan.

Il percorso espositivo, organizzato per aree tematiche, ripercorre i soggetti  più cari al fotografo, e conduce il visitatore in un’emozionante passeggiata nei giardini di Parigi, lungo la Senna, per le strade del centro e della periferia, e poi nei bistrot, negli atelier di moda e nelle gallerie d’arte della capitale francese.
I soggetti prediletti delle sue fotografie in bianco e nero sono infatti i parigini: le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali e il loro modo di vivere questa città senza tempo.
Quella che Doisneau ha tramandato ai posteri è l’immagine della Parigi più vera, ormai scomparsa e fissata solo nell’immaginario collettivo; è quella dei bistrot, dei clochard, delle antiche professioni; quella dei mercati di Les Halles, dei caffè esistenzialisti di Saint Germain des Prés, punto d’incontro per intellettuali, artisti, musicisti, attori.
In mostra si possono ammirare alcuni dei suoi capolavori più famosi, tra cui il Bacio dell’Hotel de Ville, divenuta l’icona più riconoscibile della sua arte. La foto, scattata nel 1950, ritrae una coppia di ragazzi che si bacia davanti al municipio di Parigi mentre, attorno a loro, la gente cammina veloce e distratta. L’opera, per lungo tempo identificata come un simbolo della capacità della fotografia di fermare l’attimo, non è stata scattata per caso: Doisneau, infatti, stava realizzando un servizio fotografico per la rivista americana Life, e chiese ai due giovani di posare per lui.

Ancora per pochi giorni, sino al 5 maggio 










lunedì 22 aprile 2013

Colore, dalla Teoria alla pratica

Gli alunni di prima media si sono preoccupati perchè non ci sono ancora post dei loro lavori... eccovi accontentati!






Sulla teoria del colore abbiamo dedicato molte lezioni, studiato Itten e le sue tavole cromatiche, abbiamo eseguito molte esercitazioni con le tempere per prendere sempre più confidenza con la tecnica pittorica... per poi realizzare le tavole finali dedicate ai contrasti e agli accordi cromatici.

Colore è vita, poiché un mondo senza colori sarebbe un mondo senza vita... I colori sono creature della luce e la luce è la madre dei colori.
Come una parola soltanto in rapporto ad altre ha un senso preciso, così i singoli colori raggiungono la propria espressione univoca ed il proprio significato preciso in relazione ad altri colori .
Chi vuol essere maestro del colore deve vedere, sentire e vivere ogni singolo colore e le sue infinite combinazioni con tutti gli altri.
da Arte del colore di Johannes Itten 

Ogni alunno ha scelto un soggetto tra quelli proposti dall'insegnante, ha disegnato una serie di oggetti sul foglio, ripetendoli in diverse dimensioni e posizioni (gomitoli, bottiglie, ombrelli, fiori...).



 ... come un musicista che compone il suo brano, ogni studente ha creato i colori nel piatto, ottenendo le miscele cromatiche con le tempere, per poi stenderle a tinte piatte sul disegno ed ottenere la sua personale Sinfonia di colori!

CONTRASTO DEI COMPLEMENTARI









 CONTRASTO DI COLORI PURI



 



CONTRASTO DI FREDDO E CALDO










CONTRASTO DI CHIARO E SCURO





Il secondo dipinto-brano musicale prevedeva la creazione di Accordi.

ACCORDI ACROMATICI



 



ACCORDI MONOCROMATICI








ACCORDI POLICROMATICI